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Cybercrime, la Terza Potenza Mondiale: Oltre il Denaro, Attacchi Devastano Infrastrutture e Società
- Redazione
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Il cybercrime rappresenta una delle minacce più rilevanti e in continua evoluzione nel panorama digitale globale. Tradizionalmente, il crimine informatico è stato associato principalmente al guadagno economico, ma oggi le motivazioni dietro gli attacchi informatici si sono diversificate, coinvolgendo aspetti politici, strategici e sociali. Secondo recenti analisi, entro il 2025 il cybercrime costerà al mondo circa 10.5 trilioni di dollari, una cifra impressionante che, se paragonata ai PIL nazionali, collocherebbe il cybercrime come la terza economia più grande al mondo dopo Stati Uniti e Cina.
Nonostante la maggior parte degli attacchi informatici abbia ancora una componente finanziaria predominante, le statistiche rivelano una crescente percentuale di cyberattacchi motivati da ragioni non economiche. Nel caso degli attacchi agli enti governativi, alcune ricerche indicano che fino al 95 per cento degli incidenti è spinto da motivazioni economiche, mentre altri dati riportano che il 55 per cento dei gruppi criminali agisce principalmente per ottenere profitti. Tuttavia, questo lascia spazio a una quota significativa di attacchi orientati a danneggiare la reputazione, destabilizzare infrastrutture critiche o influenzare decisioni strategiche a livello politico e sociale.
Tra le tecniche più diffuse nel panorama del cybercrime
che mietono vittime tra privati, aziende e istituzioni. Solo le truffe online hanno generato perdite globali stimate in oltre 1 trilione di dollari in un solo anno. Tuttavia, il danno non si limita alla sola perdita economica: la compromissione delle infrastrutture essenziali, la sottrazione di dati sensibili e l’attacco alla reputazione possono avere effetti devastanti a lungo termine, sia per le organizzazioni che per i singoli individui.
Inoltre, la crescente sofisticazione degli attacchi informatici alimenta un circolo vizioso che obbliga aziende e governi a investire sempre di più in sicurezza informatica, formazione del personale e tecnologie di difesa avanzate. L’attenzione si sta quindi spostando anche verso la prevenzione e la resilienza, oltre che sulla sola risposta agli incidenti.