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Cyberattacchi 2025 contro le PMI: oltre due terzi delle violazioni, ecco le 3 mosse salvavita per il 2026

Nel 2025 i cyber attacchi hanno cambiato bersaglio e le piccole e medie imprese sono diventate un obiettivo prioritario. La ragione e semplice: molte grandi aziende hanno rafforzato le difese, investendo di piu in cyber security e riducendo la convenienza economica per gli attaccanti, anche grazie alla maggiore resistenza al pagamento di riscatti. Di conseguenza i criminali informatici puntano su attacchi ad alto volume contro organizzazioni con meno risorse e processi di sicurezza meno maturi. I dati osservati indicano che le PMI hanno rappresentato la maggioranza delle violazioni, con una quota superiore a due terzi dei casi rilevati, e con un impatto crescente su settori come retail, tecnologia e media.

Le violazioni tipiche mostrano uno schema ricorrente: accesso iniziale tramite credenziali sottratte o deboli, esfiltrazione di dati sensibili e pubblicazione o vendita sul dark web. In diversi incidenti del 2025 sono emersi database con milioni di record contenenti nomi, indirizzi, numeri di telefono, email e password. Queste informazioni aumentano drasticamente il rischio di phishing mirato verso dipendenti e collaboratori, perche consentono agli aggressori di costruire messaggi credibili e di tentare il riutilizzo di password su piu servizi. Anche un singolo account compromesso puo diventare il punto di ingresso per una data breach piu ampia.

Per ridurre la probabilita di violazioni nel 2026, le PMI possono adottare tre azioni ad alto impatto.

1) Autenticazione a due fattori (2FA) su strumenti critici

La prima e attivare l autenticazione a due fattori su tutti gli strumenti aziendali critici, scegliendo codici temporanei, chiavi di sicurezza o biometria. In questo modo una password rubata non basta per entrare.

2) Controllo accessi e principio del minimo privilegio

La seconda e rafforzare il controllo accessi applicando il principio del minimo privilegio: ogni utente deve vedere solo cio che serve per il proprio ruolo, limitando i punti di attacco e contenendo i danni in caso di compromissione.

3) Password hygiene e gestione sicura delle credenziali

La terza e proteggere la gestione delle credenziali con una strategia di password hygiene, usando password forti e uniche, evitando riutilizzi e centralizzando l archiviazione in un repository sicuro, ad esempio tramite un password manager aziendale che supporti generazione, compilazione e condivisione controllata.

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