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Il cybercrime sta conoscendo una crescita esponenziale, con dati allarmanti che evidenziano i rischi per aziende e utenti. Secondo le ultime proiezioni, i costi globali legati al ransomware potrebbero superare i 265 miliardi di dollari all’anno entro il 2031, mentre i danni complessivi da cybercrime potrebbero raggiungere i 10,5 trilioni di dollari già quest’anno.
Il gruppo di cybercriminali conosciuto come Storm-2603 è stato recentemente collegato a una serie di attacchi informatici che sfruttano vulnerabilità di Microsoft SharePoint Server, con l’obiettivo di distribuire ransomware come Warlock (noto anche come X2anylock) e LockBit Black. Questi attacchi si distinguono per l’impiego di un framework di comando e controllo personalizzato chiamato AK47 C2, che esiste in due varianti: una basata su HTTP (AK47HTTP) e una basata su DNS (AK47DNS).
Un gruppo di hacker legato alla Corea del Nord, identificato come UNC4899, è stato recentemente collegato a sofisticati attacchi rivolti a due aziende nel settore delle criptovalute e del cloud. Gli attacchi sono avvenuti tramite tecniche di social engineering, in particolare attraverso LinkedIn e Telegram, dove gli hacker si sono presentati come potenziali datori di lavoro proponendo opportunità di lavoro freelance nel campo dello sviluppo software.
Una grave vulnerabilità è stata recentemente individuata nel tema Alone per WordPress, utilizzato da numerosi siti di organizzazioni non profit. Questa falla di sicurezza, identificata come CVE-2025-5394 e valutata con un punteggio CVSS di 9.8, permette a malintenzionati di assumere il controllo completo di siti WordPress vulnerabili attraverso l’installazione remota di plugin.
Il gruppo di cyber spionaggio noto come Secret Blizzard, collegato ai servizi segreti russi, è stato identificato come responsabile di una sofisticata campagna di attacchi informatici contro le ambasciate straniere a Mosca. Questa operazione si distingue per l'utilizzo di una tecnica adversary-in-the-middle (AitM) a livello di fornitore di servizi Internet (ISP), che consente agli attaccanti di intercettare e manipolare il traffico di rete delle vittime, in particolare dei dispositivi appartenenti a personale diplomatico.
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