L'Europol, nelle giornate tra il 27 e il 29 maggio, ha condotto l’operazione Endgame, grazie alla quale è stato possibile colpire una rete di dropper formata in particolare da IcedID, SystemBC, Pikabot, Smokeloader, Bumblebee e Trickbot. Le operazioni sono andate a concentrarsi sull’interruzione dei servizi criminali, conducendo infine non solo allo smantellamento delle infrastrutture individuate, ma anche all'arresto di alcune persone coinvolte nelle azioni criminali e nel congelamento dei fondi ottenuti illegalmente durante le attività da essi messe in atto.
Un'azione di largo respiro
L'operazione condotta sotto il coordinamento di Europol può essere considerata un grande successo, alla luce delle attività condotte dalle reti in questione. Tanto da essere
Il dark web è un fenomeno estremamente contraddittorio. Se da un lato rappresenta un efficace strumento per aggirare la censura dei governi autoritari e delle dittature, notoriamente è anche la parte di Internet ove avvengono i traffici di stupefacenti, armi ed esseri umani. Un luogo popolato quindi anche da criminali di ogni risma, che non a caso è stato eletto come luogo ideale per il traffico dei dati trafugati sulla rete. Naturalmente, anche chi sviluppa gli strumenti in grado di trafugare le informazioni personali, ha pensato bene di farne il proprio mercato di riferimento. Come ha fatto l'autore dell'ultima minaccia informatica che sta facendo