Nel bollettino relativo all’ultima patch di sicurezza di Android, Google ha dichiarato di aver corretto 52 falle nella sicurezza del dispositivo. Le violazioni riscontrate questo mese riguardano tutti gli smartphone Android 8, 9 e 10.
L’azienda ha identificato 52 attacchi e, tra questi, 8 violazioni sono stati ritenuti di livello critico e i restanti 44 caratterizzati come “alti”.
Cosa può fare un cyber criminale?
Sfruttando questo errore potrebbe installare un malware ad insaputa dell’utente senza accedere fisicamente allo smartphone. L’elemento positivo è che non c’è ancora nessuna segnalazione relativa a questa violazione.
In un post pubblicato da Google si legge:
“Il più grave di questi problemi è una vulnerabilità di sicurezza critica nel componente Media Framework che potrebbe consentire a un utente malintenzionato remoto che utilizza un file appositamente predisposto di eseguire codice arbitrario nel contesto di un processo privilegiato.”
I difetti identificati dal team Google riguardano componenti progettati da MediaTek (azienda taiwaneseche progetta e vende componenti per smartphone, tablet, per le comunicazioni wireless, per le archiviazioni di memoria, GPS, tv ad alta definizione, DVD e fornisce soluzioni system-on-chip) e Qualcomm (Qualcomm è una società statunitense di ricerca e sviluppo nel campo delle telecomunicazioni senza fili).
Dunque, qual è il procedimento per verificare se il nostro smartphone gode dell’ultimo update disponibile?
Nell’App Google Drive, è stata individuata una falla di sicurezza alquanto preoccupante che, se usata dai cyber criminali, permetterebbe di inviare malware attraverso la condivisione di file tramite link.
Molto spesso, i possessori di account Google scelgono quasi sempre di condividere file attraverso l’utilizzo di Google Drive.
A.Nikoci, amministratore di sistema, ha comunicato a The Hacker News di un difetto delle gestioni delle versione dei file di Drive.
In poche parole la procedura prevede di caricare un primo file, sicuro, e poi di aggiornare la sua versione utilizzando un documento contenente un malware.
Sembrerebbe che il sistema antivirus di Google Drive controlli soltanto la prima versione caricata non accertandosi se un file è dello stesso tipo o non utilizza la stessa estensione.
A.Nikoci, sostiene che è stato presentato a Google il problema più volte, spiegando che il processo per eliminare la vulnerabilità non è molto semplice. Google dovrebbe rivedere e apportare modifiche importanti al controllo delle versioni dei file.