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L'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il modo in cui viviamo e lavoriamo, ma allo stesso tempo apre le porte a una nuova generazione di cyberattacchi sempre più sofisticati. Oggi non si tratta più di una minaccia futura: l'IA è già utilizzata da criminali informatici per orchestrare attacchi che superano la velocità e la complessità delle difese tradizionali.
Fortinet ha recentemente segnalato una vulnerabilità critica in FortiSIEM, identificata come CVE-2025-25256, che sta già vedendo attacchi attivi in rete. Questa falla di sicurezza, con un punteggio CVSS di 9.8 su 10, è classificata come una vulnerabilità di OS Command Injection.
In un panorama della cybersecurity sempre più complesso, la riduzione della superficie di attacco rappresenta una delle strategie fondamentali per proteggere reti e dispositivi aziendali. Oggi le minacce informatiche non sono più semplici fastidi, ma vere e proprie attività criminali organizzate con enormi risorse, per questo ogni azienda dovrebbe adottare un approccio security-by-default per difendersi in modo proattivo.
La privacy sta attraversando una trasformazione radicale nell’era dell’intelligenza artificiale agentica. Fino a poco tempo fa, la protezione dei dati veniva considerata un problema di perimetro, basato su strumenti di controllo come autorizzazioni e policy.
La recente fuga di codice sorgente della versione 3.0 del trojan bancario ERMAC ha portato alla luce l’intera infrastruttura di questo sofisticato malware Android, rivelando nuove vulnerabilità e dettagli tecnici rilevanti per la sicurezza informatica. ERMAC 3.0 rappresenta una significativa evoluzione rispetto alle versioni precedenti, ampliando le sue capacità di furto dati e iniezione di moduli malevoli su oltre 700 applicazioni, tra cui app bancarie, di shopping e di criptovalute.
Il gruppo hacker russo noto come EncryptHub ha recentemente intensificato le sue attività sfruttando una vulnerabilità ormai corretta ma ancora molto pericolosa nei sistemi Microsoft Windows, denominata CVE-2025-26633, nota anche come MSC EvilTwin. Questa falla si trova nel framework Microsoft Management Console (MMC) e permette agli attaccanti di eseguire codice malevolo tramite file MSC manipolati, aggirando così le difese di sicurezza.
Il ransomware rappresenta una delle principali minacce per le aziende di tutto il mondo, con danni economici in costante crescita. Secondo le previsioni più recenti, nel 2025 i costi globali legati al ransomware raggiungeranno i 59 miliardi di dollari e supereranno i 275 miliardi di dollari all'anno entro il 2031.
Negli ultimi anni, la sicurezza informatica delle infrastrutture web di Taiwan è stata messa a dura prova da sofisticati attacchi condotti da gruppi APT (Advanced Persistent Threat) di matrice cinese. Recentemente, il gruppo UAT-7237 è stato identificato come responsabile di una serie di intrusioni mirate contro server web di alto valore a Taiwan.
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha recentemente rinnovato le sanzioni contro la piattaforma di scambio di criptovalute russa Garantex, accusata di facilitare operazioni legate al ransomware e ad altre attività criminali informatiche. Secondo l’Office of Foreign Assets Control (OFAC), dal 2019 Garantex avrebbe processato oltre 100 milioni di dollari in transazioni collegate ad attività illecite.
Una nuova vulnerabilità denominata MadeYouReset è stata individuata in diverse implementazioni di HTTP2, rendendo possibili attacchi di tipo denial-of-service su larga scala. Questa tecnica sfrutta una debolezza nei limiti imposti dai server HTTP2 riguardo alle richieste concorrenti su una singola connessione TCP.
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