Il panorama delle minacce è sempre più interessato a soluzioni Open Source per risolvere le fasi di exploitation, C2 e post-exploitation. Sono fasi critiche e complesse, che consumano molte risorse per la loro costruzione e mantenimento, umane ed economiche. Le soluzioni più o meno commerciali o più o meno “legali” (come Metasploit e Cobalt Strike, ufficialmente venduti per realizzare “simulazioni di attacco”) hanno fatto e fanno il loro dovere per molti agenti di minaccia al pari degli ethical hacker che intendono invece “realmente simulare”.
L’emergere di pacchetti software Open Source efficaci abbatte notevolmente questo consumo di risorse, e diviene un osservato speciale, anzi, una vera e propria miniera d’oro per gli agenti di minaccia.
Differenti analisti (tra cui l’azienda di sicurezza informatica Cybereason di Boston, con sedi anche a Londra, Tokyo e Tel Aviv, e la più nota Qualys) stanno tenendo sotto controllo questo fenomeno.
In particolare l’attenzione si sta focalizzando su due particolari framework Open Source, dedicati proprio alle fasi di cui sopra: Empire e Sliver.
Le email sono ordinario veicolo di molte minacce per ognuno di noi: spam, phishing, malware. Molto spesso siamo bersaglio senza rappresentare un diretto interesse per gli agenti di minaccia. Abbiamo già visto varianti di attacchi via posta elettronica che mirano a obiettivi più specifici e noti, ma ora parliamo di una versione ancora più specializzata: la compromissione delle email commerciali, una forma che si configura in una vera e propria truffa telematica.
Questa minaccia individua i propri obiettivi tra il personale amministrativo di aziende commerciali e finanziarie, personale che viene studiato per diverso tempo per verificarne la responsabilità e coinvolgimento dei processi di pagamento. A tal fine si utilizzano differenti tecniche di social engineering, phishing e furto di credenziali. Lo scopo ultimo è poter intervenire fraudolentemente all’interno del processo amministrativo con comunicazioni falsificate che possano dirottare capitali verso l’attaccante, unico beneficiario di questa truffa.
Lo studio può durare molto tempo perché l’attaccante deve impossessarsi non solo delle informazioni relativamente alla possibilità di un attacco (conoscenza di relazioni commerciali, contratti, compravendite, ecc), ma anche e soprattutto ha bisogno di impossessarsi di informazioni utili alla falsificazione delle comunicazioni, quindi non solo nomi, ruoli ed indirizzi email, ma anche linguaggio, comportamenti e carattere dei personaggi che verranno falsificati, tipicamente i dirigenti che sono al vertice dei processi decisionali sui pagamenti.