Un nuovo ransomware Made in Italy sta colpendo i computer degli utenti italiani. Si tratta di F**k Unicorn, appunto un ransomware che sfrutta la paura degli utenti per il Covid-19 per indurli a scaricare una finta app di contact tracing sui loro dispositivi. Una volta scaricata e aperta la falsa app (simile a Immuni), il dispositivo risulta infetto. Si tratta di un fenomeno di social engineering che sfrutta il nome della FOFI (Federazione Ordini farmacisti Italiani) per convincere le ignare vittime della sua validità.
Quando un metodo per truffare persone, aziende o governi diventa noto grazie alla sua efficacia, i forum del Dark Web e le chat nascoste si riempiono di venditori di queste tattiche e di truffatori che si vantano. Tutto questo sta accadendo negli Stati Uniti, dove oltre ai disordini sociali e sanitari la disoccupazione di massa sta colpendo duramente il Paese. A dilagare sono le false richieste al programma PUA (Pandemic Unemployment Assistance), dei portali statali dedicati ai disoccupati americani in tutta la federazione, richieste che si accumulano insieme a quelle reali causando ritardi e truffe alle amministrazioni.