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Di WordPress già abbiamo parlato l’ultima volta, inseguendo il momento, la cronaca di nuove vulnerabilità emergenti.
Ma ora che il 2021 è alle spalle, è anche il momento di fare un consuntivo delle vulnerabilità nell’ecosistema WordPress che abbiamo già detto essere vasto e quindi importante.
Avete in mente un evento significativo del 2021 che abbia attirato l’interesse dei più? Ebbene, mai quanto WordPress per gli agenti di minaccia: nel solo 2021 sono state segnalate 2.240 vulnerabilità di plug-in terze parti per WordPress, portanto a 10359 il numero delle vulnerabilità note per questo sistema (dalla sua nascita che risale al 2007).
Si tratta di un incremento pari al 142% rispetto al 2020: se non è indice di interesse questo.
La cosa può sembrare già di per sé allarmante considerando questo in termini numerici assoluti, ma quando si guarda anche alla qualità delle vulnerabilità, le cose, per quanto possibile, peggiorano ulteriormente: 7993 vulnerabilità, più di ¾, il 77% del totale posseggono un exploit pubblico, ossia un metodo, un software capace dello sfruttamento delle stesse.
Ci sono altri numeri che aumentano l’agitazione degli addetti ai lavori.
Di tutte le vulnerabilità note, 7592 (73%) sono sfruttabili da remoto contro le 2767 che lo sono altrimenti. Un altro indicatore significativo è esistenza di 4797 vulnerabilità (46% sul totale e 60% sulle 7993 vulnerabilità con exploit pubblico) che possiedono un exploit pubblico ma non sono state mai censite da un CVE ID.
Questo è il dato più allarmante, in