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Cisco nei guai con le VPN
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Con un recente annuncio di sicurezza Cisco lancia l’allarme sulla presenza di differenti vulnerabilità per alcuni suoi prodotti per il mercato Small Business, ed in particolare i router della serie RV quando utilizzati come SSL Gateway, ossia come noti per accesso VPN.
La serie RV infatti è una famiglia di appliance per realizzare VPN in modo conveniente per l’accessibilità del personale aziendale da remoto. Si tratta di prodotti integrati dotati di firewall, crittografia avanzata e funzionalità di autenticazione per risolvere tutte le necessità relative alla gestione di una VPN in un unico box.
L’allarme deriva dal fatto che il numero di vulnerabilità è davvero alto: ben 15 differenti vulnerabilità, di cui 3 con punteggio massimo CVSS (10.0); un bouquet degno di nota, dunque: abbiamo esecuzione remota di codice, elevazione di privilegio, esecuzione di comandi arbitrari, violazione della sessione, caricamento e sovrascritture di file arbitrari (con la conseguente esecuzione degli stessi), possibile denial of service.
Per i curiosi le vulnerabilità sono CVE-2022-20699, CVE-2022-20700 e CVE-2022-20708 quelle da 10.0; CVE-2022-20706, CVE-2022-20701 e CVE-2022-20703 quelle sopra 8.0 ed infine le restanti CVE-2022-20710, CVE-2022-20709, CVE-2022-20749, CVE-2022-20702, CVE-2022-20704, CVE-2022-20705, CVE-2022-2070, CVE-2022-20711 e CVE-2022-20712.
Naturalmente, come Cisco stesso evidenzia, non tutte e 15 le