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Una vulnerabilità di gravità massima, identificata come CVE-2025-49844 e soprannominata RediShell, è stata recentemente scoperta in Redis, il celebre database in-memory open source utilizzato da migliaia di aziende nel mondo. Questo bug, presente da oltre 13 anni nel codice sorgente di Redis, riceve un punteggio CVSS di 10.0, il massimo livello di criticità, e può consentire l’esecuzione di codice remoto tramite script Lua appositamente realizzati.
Negli ultimi mesi, la comunità della sicurezza informatica ha assistito a un nuovo e preoccupante trend: l'abuso di Velociraptor, un noto strumento open-source per digital forensics e incident response (DFIR), da parte di gruppi criminali legati al ransomware. In particolare, il gruppo chiamato Storm-2603 ha impiegato Velociraptor per facilitare attacchi ransomware come LockBit, Warlock e Babuk.
Negli ultimi mesi, un gruppo di hacker legati alla Cina ha sfruttato Nezha, uno strumento open source tradizionalmente utilizzato per il monitoraggio di sistemi, trasformandolo in un potente vettore d’attacco informatico. Secondo recenti analisi di Huntress, da giugno 2025 questo gruppo è riuscito a compromettere oltre 100 server, con un impatto significativo soprattutto su infrastrutture situate a Taiwan, Giappone, Corea del Sud e Hong Kong, ma con vittime sparse anche in Europa, America e altri paesi asiatici.
Il nuovo spyware Android ClayRat rappresenta una minaccia in rapida evoluzione per la sicurezza mobile, con un focus particolare sugli utenti russi. ClayRat si distingue per la sua capacità di diffondersi sfruttando canali Telegram e siti di phishing che imitano app popolari come WhatsApp, Google Photos, TikTok e YouTube.
Un importante attacco informatico ha colpito decine di organizzazioni a causa dello sfruttamento di una vulnerabilità zero-day all'interno della suite Oracle E-Business Suite (EBS). Questa campagna, attribuita al gruppo ransomware Cl0p, è stata scoperta grazie all’attività di analisi congiunta di Google Threat Intelligence Group (GTIG) e Mandiant, che hanno evidenziato come la falla sia stata sfruttata attivamente almeno dal 9 agosto 2025, con alcune attività sospette risalenti già a luglio.
Negli ultimi mesi, il panorama della sicurezza informatica ha registrato una nuova e sofisticata minaccia legata al gruppo UTA0388, un attore malevolo allineato con la Cina che ha condotto campagne di spear phishing contro organizzazioni in Nord America, Asia ed Europa. Il loro obiettivo principale è la distribuzione di GOVERSHELL, un malware di tipo backdoor sviluppato in linguaggio Go, che rappresenta l’evoluzione di una precedente famiglia di malware nota come HealthKick.
Nel panorama attuale della sicurezza informatica, gli attacchi evolvono rapidamente grazie all’uso combinato di social engineering, intelligenza artificiale e nuove vulnerabilità su piattaforme cloud e dispositivi connessi. L’ultimo bollettino ThreatsDay evidenzia come queste minacce si stanno manifestando con impatti concreti su aziende, istituzioni e utenti privati.
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle operazioni di cyber attacco da parte di gruppi hacker russi contro l’Ucraina sta segnando una nuova era della guerra digitale. Secondo il rapporto pubblicato dal Servizio Statale per le Comunicazioni Speciali e la Protezione dell’Informazione ucraino, nel primo semestre del 2025 sono stati registrati 3018 incidenti informatici, in netto aumento rispetto ai 2575 della seconda metà del 2024.
Negli ultimi mesi OpenAI ha intensificato le proprie attività di contrasto contro l’uso malevolo di ChatGPT da parte di gruppi hacker provenienti da Russia, Corea del Nord e Cina. L’azienda ha dichiarato di aver individuato e bloccato diversi cluster di attività in cui la propria intelligenza artificiale veniva sfruttata per favorire la creazione di malware e campagne di phishing.
Negli ultimi mesi è emersa una nuova e sofisticata campagna di attacchi informatici che sfrutta siti WordPress vulnerabili per diffondere malware attraverso tecniche di phishing di ultima generazione, in particolare tramite la metodologia ClickFix. I ricercatori di cybersicurezza hanno individuato come gli hacker compromettano file chiave dei temi WordPress, come il functions.php, inserendo codice JavaScript malevolo che rimanda a domini esterni controllati dagli attaccanti.
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